

Perciò, il welfare del territorio costituisce una grande opportunità di rivitalizzazione del processo partecipativo nelle nostre comunità. I percorsi di tessitura delle reti sono il pensiero strategico delle nuove politiche sociali territoriali orientate allo sviluppo locale. Non c’è sviluppo se la comunità non riconquista continuamente la sua soggettività, esprimendo una copiosa capacità di iniziativa e di creatività. Il Piano Sociale di Zona è probabilmente il luogo privilegiato ove affermare i principi costituzionali di sussidiarietà e di solidarietà. Sussidiarietà che interpella le istituzioni nella responsabilità di promuovere la dimensione comunitaria, valorizzando nell’offerta dei servizi il ruolo delle formazioni intermedie, andando oltre i confini angusti dell’assistenzialismo e del burocraticismo. Solidarietà che fa appello alle capacità di lavorare insieme, co-progettare ed offrire servizi con alta qualità umana e professionale, costruendo relazioni di fiducia con la persona a cui il servizio viene offerto. E’ questo il senso dell’economia civile o del dono, come autorevolmente è stata definita, per l’affermazione della dignità della persona, specialmente nei tornati più difficili dell’esistenza personale e storica. Nell’integrazione tra sussidiarietà e solidarietà sta, altresì, la capacità di creare lavoro nuovo, contribuendo all’elevazione della qualità del mercato sociale a vocazione universalistica.
Lungo questa traiettoria il welfare di comunità costituisce l’itinerario per una democrazia partecipativa ed inclusiva, creando, nel contempo, uno scambio prezioso tra bisogni, beni ed opportunità a vantaggio delle famiglie e del bene comune. E’ l’inizio di un’intrapresa nuova da parte delle istituzioni locali, dei corpi intermedi, dei cittadini: inizio continuamente da promuovere e sviluppare.
I momenti di confronto con mondo plurale del Terzo settore continueranno a costituire gli assi portanti del nostro Ambito Territoriale, istituzionalizzando le buone prassi per la condivisione delle problematiche, delle esperienze e delle ragioni. Una scelta strategica di lungo corso nella consapevolezza della posta in gioco: lo sviluppo del territorio è indissolubilmente legato alla promozione delle risorse di partecipazione, solidarietà e governance.
Nella società liquida, in cui, tra l’altro, cadono le vecchie forme di partecipazione e di interpretazione dei bisogni, il valore della rete appare sempre più strategico e decisivo, ai fini della stessa tenuta del tessuto connettivo della società.
ANIELLO LANDI
Concertazione sociale e Reti territoriali
FRANCESCO PASTORE
Assessore Politiche Sociali
Comune capofila Pontecagnano Faiano